Redazione – 1 novembre 2011

Alla fine della fiera le banche italiane ne risultano penalizzate, assieme a quelle spagnole, a vantaggio di quelle francesi e tedesche. Il rischio oggettivo è che le banche italiane diventino il capro espiatorio delle difficoltà delle banche d’Oltralpe. I dati ABI confermano quanto detto. Infatti, secondo l’associazione delle banche italiane, la banca che detiene titoli tossici in maggior misura è proprio la Deutsche Bank (98%), contro le due nostre banche Intesa Sanpaolo (8%) e Unicredit (18%), che ne detengono un modesta misura.
Il discorso è analogo se si guarda all’indebitamento delle banche ai fini di investimento, la cosiddetta leva finanziaria. Le banche italiane, dati Abi alla mano, si indebitano per una cifra pari a 14 volte il proprio patrimonio, contro quelle tedesche che hanno un indebitamento pari a 35 volte o quelle francesi che hanno un indebitamento pari a 30 volte il proprio patrimonio. Il rapporto, quindi, è di 1 a 3 per le banche italiane.
Tuttavia, non saranno né le banche tedesche né quelle francesi a dover essere ricapitalizzate.